Mortaro Grande

Trekking sulla vetta e dagli Stazzi a San Giovanni

Parliamo nuovamente di trekking sul Monte Subasio, di natura, storia e vita contadina. I percorsi escursionistici attuali erano, infatti, fino alla metà del Novecento, vie di comunicazione e servizio per gli abitanti della “montagna”, abituati giornalmente a convivere un una misto di odio-amore con l’aspra natura che li avvolgeva.

Nei secoli, i due itinerari del CAI di cui parliamo oggi, i Sentieri 53(nuova numerazione 353) e 55(355), sono stati percorsi infinite volte da laboriosi contadini e pastori per spostarsi tra i villaggi e/o raggiungere le località sommitali.

Panorama appennini umbri

Il percorso contrassegnato con il 55(355) conduce, seguendo la linea di massima pendenza, dall’abitato di Armenzano alla vetta del Monte. Analogamente al Sentiero 52(352) (Collepino – Monte Subasio), al 58(358) (S.Giovanni – Madonna della Spella) e al 61(361) (Costa di Trex – Monte Subasio), era, ed è ancora, usato per trasferire le greggi sui pascoli a quote superiori ai 1000 metri.

Il fatto che Armenzano in latino significa “mandria”, fa capire quanto l’allevamento fosse basilare per l’economia di questo e altri paesini di mezza-costa dell’attuale Parco Regionale e si riesce a immaginare l’utilità e l’importanza di quei vecchi tratturi per la monticazione delle greggi.

Cavalli Monte Subasio Umbria

Rimanendo in tema, imboccato il Sentiero, la prima località che s’incontra si chiama Trocchi di Armenzano, prendendo il nome proprio da antiche vasche (trocchi) per abbeverare le greggi, alimentate da una vicina sorgente. Si continua per un percorso interdetto al traffico a motore, si passa nei pressi della cisterna per l’approvvigionamento idrico del paese, per poi girare a destra ed iniziare un largo e ripido tratturo nel bosco. Salendo, il panorama alle proprie spalle inizia sempre più ad aprirsi sulla parte degli appennini tra il Monte Pennino e il Monte Catria.

Si esce da bosco, raggiungendo i pascoli sommitali (quota 1160 m). Salendo ancora s’incontra il Mortaro delle Troscie, una dolina carsica di forma circolare (profondità 50 m – diametro 160 m). S’incrocia sulla destra il percorso 61(361) proveniente da Costa di Trex, i due sentieri si congiungono arrivando insieme sulla cima.

Anello dei Mortari

Il percorso termina al rifugio del Mortaro (1284 m s.l.m.); proseguendo verso destra è possibile spingersi fino al punto più alto del Subasio (quota 1290 m), mentre, deviando a sinistra, si raggiungono le vicine doline di Mortaro Grande e Mortaro Piccolo.

Se il sentiero 55(355) taglia il Monte dal basso verso l’alto, il percorso 53(353) lo attraversa interamente dal suo lato orientale, lambendo da sopra, tra pascoli e boschi, le località: Stazzi, Costa di Trex, Armenzano, e San Giovanni di Collepino. Questo Sentiero è noto anche come Percorso dei Fossi, perché attraversa i 10 fossi principali che solcano il versante est del Subasio.

Stazzi
Località Stazzi

Il Sentiero ha un tratto a mobilità garantita, attraversa i percorsi 61(361) e 55(355), supera un’area di sosta attrezzata per pic-nic e conduce al rifugio Banditelle di Armenzano. La struttura di ricovero è alimentata da energia rinnovabile, c’è una stazione di rilevamento meteorologico, alcune piante di lavanda e un impianto sperimentale di piante tartufigene.

Si prosegue quindi fino all’abitato di San Giovanni di Collepino. Ricordo di un passato francescano sempre vivo e ultima tappa obbligata è il fosso del Vettoio, luogo in cui San Francesco amava rifugiarsi, in meditazione e contemplazione della natura, e dove ancora oggi è presente l’antica grotta naturale dove il Santo si riparava.

Aprile 27th, 2016

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